Se siete interessati alla mobilità sostenibile e siete convinti che noi, singoli cittadini del mondo, possiamo fare la differenza, non perdete la Settimana europea della mobilità che si terrà dal 16 al 22 settembre.
Avrete l’occasione di partecipare a una serie di eventi dedicati alla mobilità sostenibile, che si inseriscono all’interno dell’ampio dibattito internazionale riguardante la necessità di cambiare i nostri comportamenti in relazione alla mobilità e in particolare all’uso della macchina privata.
L’iniziativa, nata nel 2002 con il supporto politico della Commissione Europea, col passare degli anni continua a raccogliere le adesioni di un numero crescente di città e quest’anno è giunta alla sesta edizione.
A livello europeo sono tre i network incaricati della coordinazione della campagna:
Eurocities, associazione delle maggiori città europee
Energie-Cités, associazione delle autorità locali europee che promuove una politica energetica sostenibile a livello locale
Climate Alliance, alleanza delle città europee con i popoli indigeni delle foreste pluviali
Per l’anno 2007 il tema centrale sarà “Streets For People“, ovvero le strade per la gente, che culminerà sabato 22 settembre con il Car Free Day (Giornata senza auto), anche se l’invito a spostarsi senza il proprio veicolo è esteso a tutta la settimana.
L’idea di base di questa settimana dedicata alla mobilità alternativa è la ricollocazione dello spazio urbano. Questo non significa che si voglia rendere difficile la vita agli automobilisti, ma il pensiero è rivolto al miglioramento delle opzioni di mobilità e qualità della vita urbana per tutti.
L’aumento dello spazio stradale in favore delle auto non è certamente la risposta alle attuali sfide nel settore dei trasporti.
Al contrario, ridurre la capacità stradale per le macchine può rappresentare una soluzione efficiente e sostenibile e inoltre permette ai cittadini di seguire stili di vita più salutari senza ridurre la mobilità individuale.
In Europa la maggioranza dei cittadini vuole promuovere delle modalità di trasporto che siano rispettose dell’ambiente.
Molte sono le persone preoccupate della qualità dell’aria che respirano (e secondo i recenti dati l’aria della nostra penisola è davvero insalubre) e mettono l’inquinamento atmosferico in cima alla loro lista delle preoccupazioni ambientali. Poi molti sono favorevoli all’aumento di aree per i pedoni per risolvere i problemi della qualità dell’aria e dell’inquinamento acustico.
Alcuni studi fatti in giro per il mondo mostrano che è possibile
ridurre la capacità disponibile per le auto senza aumentare la congestione del traffico.
Curiosando tra le città partecipanti, scopro con sconforto che l’Italia aderisce con solo 12 città:
Bologna
Brescia
Brunico
Firenze
Mercogliano
Milano
Mirano
Portogruaro (Venezia)
Province di Treviso
Provincia di Ascoli Piceno
Salice
Venezia
Ben poca cosa rispetto alle 278 città dell’Austria, alle 140 della Spagna, alle 94 della Francia e alle 54 del Portogallo.
Meglio di noi persino la Lituania (18 città), la Slovenia (22), i Paesi Bassi (42), l’Ungheria (32) e la Repubblica Ceca (61).
A questo punto posso solo fare una cosa: invitarvi a partecipare all’iniziativa individualmente, anche se non vivete in una delle 12 città italiane aderenti. In qualunque luogo d’Italia vi troviate, ricordatevi della settimana europea della mobilità e limitate al massimo l’uso dell’automobile.
Ovviamente, questo suggerimento si estende a tutto l’arco dell’anno, ma questo mi pare scontato.
Basta un piccolo impegno personale evitare quanto più possibile di usare l'automobile sopratutto per chi deve spostarsi nei piccoli centri.
Avrete l’occasione di partecipare a una serie di eventi dedicati alla mobilità sostenibile, che si inseriscono all’interno dell’ampio dibattito internazionale riguardante la necessità di cambiare i nostri comportamenti in relazione alla mobilità e in particolare all’uso della macchina privata.
L’iniziativa, nata nel 2002 con il supporto politico della Commissione Europea, col passare degli anni continua a raccogliere le adesioni di un numero crescente di città e quest’anno è giunta alla sesta edizione.
A livello europeo sono tre i network incaricati della coordinazione della campagna:
Eurocities, associazione delle maggiori città europee
Energie-Cités, associazione delle autorità locali europee che promuove una politica energetica sostenibile a livello locale
Climate Alliance, alleanza delle città europee con i popoli indigeni delle foreste pluviali
Per l’anno 2007 il tema centrale sarà “Streets For People“, ovvero le strade per la gente, che culminerà sabato 22 settembre con il Car Free Day (Giornata senza auto), anche se l’invito a spostarsi senza il proprio veicolo è esteso a tutta la settimana.
L’idea di base di questa settimana dedicata alla mobilità alternativa è la ricollocazione dello spazio urbano. Questo non significa che si voglia rendere difficile la vita agli automobilisti, ma il pensiero è rivolto al miglioramento delle opzioni di mobilità e qualità della vita urbana per tutti.
L’aumento dello spazio stradale in favore delle auto non è certamente la risposta alle attuali sfide nel settore dei trasporti.
Al contrario, ridurre la capacità stradale per le macchine può rappresentare una soluzione efficiente e sostenibile e inoltre permette ai cittadini di seguire stili di vita più salutari senza ridurre la mobilità individuale.
In Europa la maggioranza dei cittadini vuole promuovere delle modalità di trasporto che siano rispettose dell’ambiente.
Molte sono le persone preoccupate della qualità dell’aria che respirano (e secondo i recenti dati l’aria della nostra penisola è davvero insalubre) e mettono l’inquinamento atmosferico in cima alla loro lista delle preoccupazioni ambientali. Poi molti sono favorevoli all’aumento di aree per i pedoni per risolvere i problemi della qualità dell’aria e dell’inquinamento acustico.
Alcuni studi fatti in giro per il mondo mostrano che è possibile
ridurre la capacità disponibile per le auto senza aumentare la congestione del traffico.
Curiosando tra le città partecipanti, scopro con sconforto che l’Italia aderisce con solo 12 città:
Bologna
Brescia
Brunico
Firenze
Mercogliano
Milano
Mirano
Portogruaro (Venezia)
Province di Treviso
Provincia di Ascoli Piceno
Salice
Venezia
Ben poca cosa rispetto alle 278 città dell’Austria, alle 140 della Spagna, alle 94 della Francia e alle 54 del Portogallo.
Meglio di noi persino la Lituania (18 città), la Slovenia (22), i Paesi Bassi (42), l’Ungheria (32) e la Repubblica Ceca (61).
A questo punto posso solo fare una cosa: invitarvi a partecipare all’iniziativa individualmente, anche se non vivete in una delle 12 città italiane aderenti. In qualunque luogo d’Italia vi troviate, ricordatevi della settimana europea della mobilità e limitate al massimo l’uso dell’automobile.
Ovviamente, questo suggerimento si estende a tutto l’arco dell’anno, ma questo mi pare scontato.
Basta un piccolo impegno personale evitare quanto più possibile di usare l'automobile sopratutto per chi deve spostarsi nei piccoli centri.
Da parte mia userò la bicicletta per recarmi al lavoro( Prevalle-Brescia via Triumplina ) almeno 2 volte in questa settimana, impegno che cerco di mantenere per tutto l'intero arco dell'anno.
Staffdogs
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