sabato 22 novembre 2008

PEDALO SICURO!

In occasione dell’arrivo della stagione invernale, si ritorna a parlare di come sia salutare e conveniente muoversi in città in bicicletta, senza i venefici ingorghi del traffico. I vantaggi derivanti dall’uso quotidiano della bicicletta sono oramai noti a tutti, ma forse è bene ricordare, che il mezzo di trasporto più semplice e più economico che conosciamo non è un giocattolo: è un veicolo ed è soggetto alle stesse norme di tutti gli altri veicoli che circolano sulla strada; per questo va condotto con prudenza. La bicicletta, infatti, deve avere:
i freni (uno per la ruota anteriore e uno per la ruota posteriore)
il campanello o un dispositivo di segnalazione acusticau
una luce bianca o gialla anteriore
una luce rossa posteriore
un catarifrangente rosso posteriore
quattro catarifrangenti gialli sui pedali.
Dal 2006 è in atto una nuova normativa europea per la sicurezza delle biciclette, riguardante appunto 4 tipi di bici: da ragazzo, da corsa, da città e trekking e le mountain bike. In essa sono specificati i requisiti necessari per la loro fabbricazione e si definiscono i metodi di prova da applicare ai singoli componenti al fine di valutarne la resistenza. Le norme, inoltre, fissano alcuni parametri per determinare l’integrità strutturale dei telai e delle forcelle ed indicano le nuove prestazioni frenanti. Per esempio, una bicicletta da corsa che viaggia ad una velocità di 25 km/h su un terreno asciutto, dovrà avere uno spazio di frenata massimo di 6 metri, mentre ad una velocità di 16km/h su un terreno bagnato, lo spazio di frenata dovrà essere massimo di 5 metri.Ovviamente i dispositivi menzionati devono essere omologati e/o conformi.

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