giovedì 23 febbraio 2012

Salviamo i ciclisti!

Salviamo i ciclisti

8 feb Gentili direttori del Corriere della Sera, Repubblica, La Stampa, Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport, Il Messaggero, Il Resto del Carlino, il Sole 24 Ore, Tuttosport, La Nazione, Il Mattino, Il Gazzettino, La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Giornale, Il Secolo XIX, Il Fatto quotidiano, Il Tirreno, Il giornale di Sicilia, Libero, La Sicilia, Avvenire.
La scorsa settimana il Times di Londra ha lanciato una campagna a sostegno delle sicurezza dei ciclisti che sta riscuotendo un notevole successo (oltre 20.000 adesioni in soli 5 giorni).
In Gran Bretagna hanno deciso di correre ai ripari e di chiedere un impegno alla politica per far fronte agli oltre 1.275 ciclisti uccisi sulle strade britanniche negli ultimi 10 anni. In 10 anni in Italia sono state 2.556 le vittime su due ruote, più del doppio di quelle del Regno Unito.
Questa è una cifra vergognosa per un paese che più di ogni altro ha storicamente dato allo sviluppo della bicicletta e del ciclismo ed è per questo motivo che chiediamo che anche in Italia vengano adottati gli 8 punti del manifesto del Times:
  1. Gli autoarticolati che entrano in un centro urbano devono, per legge, essere dotati di sensori, allarmi sonori che segnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote.
  2. I 500 incroci più pericolosi del paese devono essere individuati, ripensati e dotati di semafori preferenziali per i ciclisti e di specchi che permettano ai camionisti di vedere eventuali ciclisti presenti sul lato.
  3. Dovrà essere condotta un’indagine nazionale per determinare quante persone vanno in bicicletta in Italia e quanti ciclisti vengono uccisi o feriti.
  4. Il 2% del budget dell’ANAS dovrà essere destinato alla creazione di piste ciclabili di nuova generazione.
  5. La formazione di ciclisti e autisti deve essere migliorata e la sicurezza dei ciclisti deve diventare una parte fondamentale dei test di guida.
  6. 30 km/h deve essere il limite di velocità massima nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili.
  7. I privati devono essere invitati a sponsorizzare la creazione di piste ciclabili e superstrade ciclabili prendendo ad esempio lo schema di noleggio bici londinese sponsorizzato dalla Barclays
  8. Ogni città deve nominare un commissario alla ciclabilità per promuovere le riforme.
Cari direttori, il manifesto del Times è stato dettato dal buon senso e da una forte dose di senso civico. È proprio perché queste tematiche non hanno colore politico che chiediamo un contributo da tutti voi affinché anche in Italia il senso civico e il buon senso prendano finalmente il sopravvento.
Vi chiediamo di essere promotori di quel cambiamento di cui il paese ha bisogno e di aiutarci a salvare molte vite umane.
Chiunque volesse contribuire al buon esito di questa campagna può condividere questa lettera attraverso Facebook, attraverso il proprio blog o sito, attraverso Twitter utilizzando l’hashtag #salvaiciclisti e, ovviamente, inviandola via mail ai principali quotidiani italiani.

mercoledì 22 febbraio 2012

Ciclisti, sondaggi e normale dialettica/SONDAGGIO


16 febbraio 2012versione stampabile
Angelo Miotto
Il sondaggio che abbiamo proposto a partire dalla civile e giusta campagna in otto punti Save our cyclists, che nasce in Gran Bretagna e si diffonde in tanti altri Paesi, ha scatenato una discreta ondata di commenti. È un fatto positivo, perché vuol dire che ‘fa discutere’. Il problema è, però, in uno strano fraintendimento che ha preso forma e si è propagato nella vita che il pezzo e il sondaggio annesso stanno avendo in rete.

FOTO E BICI: ALESSANDRO GRANDI
Scrivere un articolo sulla campagna, ripresa anche in Italia, è onorare un fatto di cronaca che ha a che vedere molto da vicino con un aspetto quotidiano della vita di molti di noi, anzi con tutti noi. Questo giornale – E il mensile on line è un giornale, non una Ong – sta con i ciclisti, con il rispetto e i diritti di chi utilizza una mobilità alternativa, ambientalista, sana e poetica ( pur nelle brutture della città contemporanea sprofondata nel traffico).
Doverlo ribadire suona alle nostre orecchie davvero strano.
Come suona del tutto ‘originale’ accostare una scelta editoriale di una testata giornalistica con l’impegno verso una organizzazione non governativa.
Allora dobbiamo dire, senza offesa, che non è stato capito il senso dell’articolo o come si usa dire, ma in maniera ipocrita quasi sempre, che ‘forse non ci siamo fatti capire’.
Chiedere in cosa noi ciclisti – noi, io sono stato ‘stirato’ tre volte e sempre sulla ciclabile – dovremmo migliorare i nostri comportamenti, non significa dire che gli altri – tutti quelli che i nostri diritti non li rispettano dalla portiera aperta alla mancanza di infrastrutture degne di questo nome, ai casi orribili di omicidio su strada – , hanno ragione. O hanno più diritti.
O che la nostra tutela sia solo affare nostro.
Volendo guardare oltre, lo stupore in redazione in queste ore è sulla qualità della discussione: non mi pare che ci sia molto spazio per capire o per discutere. Bianco. Nero. Di più. Se è nero scatta una ritorsione: non vi seguo più, perdete un lettore, perdete un sostenitore… Si chiama, tecnicamente, rappresaglia. I nutile dire che è un atteggiamento ‘bellico’.
Ognuno, ovviamente, è libero di fare quello che crede.
Per esempio è libero di fare un sondaggio rivolto ai ciclisti e di chiedere loro cosa fare, secondo esperienza, per aumentare la propria sicurezza. Va da sé che non si autoinvestono, che non si aprono la portiera per andarci a sbattere e tante altre cose che abbiamo letto.
Ecco, in genere si chiede a un mezzo di comunicazione di essere un po più così, un po meno cosà, e giustamente lo si critica. Per una volta chiediamo anche noi ai nostri lettori: più dialettica e qualche domanda in più se avete un dubbio sulle reali intenzioni.
Ah, il sondaggio eccolo qui. Ce lo propone uno dei commenti e questa volta è sugli automobilisti.
VOTA IL SONDAGGIO: AUTO(MOBILISTI) DENUNCIATEVI!

Pensate davvero che sia la giusta riparazione al sondaggio sui ciclisti?
I risultati ci stupiranno?