giovedì 4 giugno 2015

CICLOTURISMO, IL VENETO CI CREDE DAVVERO;

Segnaletiche apposite, interventi su Dolomiti e strade forestali, nuove piste, promozione degli itinerari: la Regione Veneto punta su un mercato da 11 miliardi di euro per l'Europa, grazie soprattutto a tedeschi, austriaci e olandesi
Il Veneto si candida a diventare una destinazione cicloturistica d'eccellenza, potendo contare su una rete di 1200 km di ciclovie, lungo cui lo scorso anno è stata completata la posa della segnaletica, che sarà implementata e completata proprio per orientare i turisti viaggiatori.
Come spiega una nota ufficiale della Regione, si provvederà inoltre ad attrezzare le salite e i passi dolomitici scelti dagli appassionati della velocità e si interverrà sulle strade forestali scelte dagli amanti della mountain bike"Secondo i dati presentati dalla Commissione Europea il valore economico delle vacanze in bicicletta in Europa si aggira attorno gli 11 miliardi di euro, generato soprattutto da tedeschi (con ben 8 milioni), austriaci, e olandesi" ha dichiarato l'assessore al turismo del Veneto, Marino Finozzi. "In questo settore la nostra Regione è già presente in tutti i cataloghi dei Tour Operator europei ed è una delle prime mete dei turisti che scendono dalle Alpi seguendo il corso dei fiumi Adige e Brenta" prosegue Finozzi. L'assessore regionale annuncia poi che nei prossimi mesi saranno utilizzate "significative risorse per realizzarenuove piste ciclabili di lunga percorrenza, completando quei percorsi che intercettano i principali flussi turistici: Lago di Garda – Venezia, una classica del cicloturismo italiano; la ciclovia delle spiagge, lungo il nostro magnifico litorale; laDolomiti – Venezia, dalle montagne al mare. A queste si aggiungono altre nuove rotte di sicuro interesse come la ciclovia del Brenta e l'ex-ferrovia Treviso – Ostiglia".
Secondo la Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab), la mappatura di 18.000 chilometri di ciclovie messa a punto recentemente da Bicitalia potrebbe generare un fatturato pari a 3,2 miliardi di euro all'anno per il nostro Paese, in cui ancora si attende la creazione di una legge che regolamenti il cicloturismo in tutti i territori nazionali. Il Veneto, peraltro, è attraversato da un considerevole pezzo di "VEN.TO", il progetto del Politecnico di Milano (su cui è stato prodotto anche un film) per creare una pista ciclabile da Torino a Venezia.
E in occasione di Expo Bici, spiega ancora il comunicato ufficiale, la Regione Veneto ha presentato tre nuovi prodotti editoriali destinati a questo segmento del turismo slow. "Si tratta delle nuove brochure della collana 'Veneto in bicicletta', in distribuzione dalle prossime settimane" ha commentato Finozzi. La prima si intitola "Slow Bike" e descrive il piacere del viaggio sulle migliori ciclovie del Veneto. La seconda è più specifica: "Mountain Bike" sarà dedicata ai 10 migliori bikeresort. La terza brochure è "Road bike": a partire dal fascino del Giro d'Italia, invita il turista sportivo a confrontarsi con le 8 escursioni e 2 scalate sulle strade della corsa rosa.
I percorsi delle tre nuove brochure sono scaricabili dal portale www.veneto.to in formato adatto ai navigatori gps, e secondo l'assessore "sono un altro passo del Veneto per miglioramento nell'accoglienza del turista: un processo costante che richiede il sostegno e la forza dei numerosi operatori turistici veneti che credono in questo specifico mercato".

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