La crescita degli spostamenti in auto rallenta. Bici e bus più popolari
Presentata da Isfort la ricerca annuale sulle abitudini degli italiani negli spostamenti. "La crisi economica non ha determinato un minor consumo di mobilità ma una parziale modifica del mix di mezzi di trasporto utilizzati". Allungamento temporale e spaziale degli spostamenti: 66 minuti il tempo medio speso in mobilità e 40 km la distanza media percorsa
di Federico Vozza
giovedì 05 febbraio 2009 13:21
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Rallenta la crescita degli spostamenti in auto e bici e bus recuperano "quote" di mobilità. E' questo il quadro tracciato dalla ricerca annuale sulla domanda di mobilità nel 2008 dell’Osservatorio “Audimob” di Isfort. "La crisi economica che ha investito il nostro Paese nel 2008 -si legge nell'analisi- non ha determinato un minor consumo di mobilità da parte degli italiani, ma verosimilmente ha contribuito alla parziale modifica del mix di mezzi di trasporto utilizzati, oggi basato un po’ meno sull’automobile e un po’ più sulle modalità economicamente ed ambientalmente sostenibili, quali il trasporto pubblico e la bicicletta". Cresce quindi, anche in tempi di crisi, la domanda di mobilità: rispetto al 2007 si ha un aumento del numero di passeggeri al km dell'11,4% e una crescita del numero di spostamenti del 3,7%. "La crescita differente di questi due indicatori permette di evidenziare un ulteriore elemento, ovvero il consolidamento di un nuovo modello di consumo di mobilità caratterizzato dall’allungamento temporale e spaziale degli spostamenti". Nel rapporto dell'Osservatorio, redatto a partire dal 2000, si evidenzia infatti il valore massimo sia per il tempo medio giornaliero speso in mobilità da parte di chi si muove (quasi 66 minuti, vale a dire oltre 10 minuti in più rispetto al 2004) sia la distanza media percorsa (ben 40 km, quasi il doppio rispetto al 2004). Aumentano inoltre il numero di persone che effettua spostamenti in un giorno feriale (83,1% del 2008 contro l’81,4% del 2007) ed il numero medio procapite degli spostamenti (3,16 nel 2008).I livelli record del costo del carburante registrati nella prima parte del 2008 hanno influenzato ma non stravolto le scelte degli italiani. I dati 2008 indicano il progresso del trasporto pubblico, in particolare nelle grandi città, in grado di intercettare buona parte della crescita dei consumi di mobilità e di ampliare quindi la propria fetta di mercato. "È la prima volta -sottolinea l'Isfort- che le rilevazioni registrano una crescita della quota modale dei mezzi pubblici concomitante ad un ciclo espansivo dei consumi di mobilità; di norma il trasporto collettivo aumenta il proprio share quando si contrae la domanda, proponendosi come alternativa “di ripiego” all’uso dell’auto. In termini percentuali la crescita tra il 2007 ed il 2008 del numero di spostamenti con mezzi pubblici è pari a +10,1%, dopo un +10,2% registrato nel confronto 2006-2007. Per ciò che riguarda i viaggi in auto nel 2008 rallenta il sostenuto trend di crescita degli ultimi anni (dal 2005), registrando un modesto +1,8% rispetto al 2007. Il dato è sostenuto da una consistente ripresa degli spostamenti in auto nella seconda parte dell’anno, quando il costo del carburante è diminuito
Presentata da Isfort la ricerca annuale sulle abitudini degli italiani negli spostamenti. "La crisi economica non ha determinato un minor consumo di mobilità ma una parziale modifica del mix di mezzi di trasporto utilizzati". Allungamento temporale e spaziale degli spostamenti: 66 minuti il tempo medio speso in mobilità e 40 km la distanza media percorsa
di Federico Vozza
giovedì 05 febbraio 2009 13:21
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Rallenta la crescita degli spostamenti in auto e bici e bus recuperano "quote" di mobilità. E' questo il quadro tracciato dalla ricerca annuale sulla domanda di mobilità nel 2008 dell’Osservatorio “Audimob” di Isfort. "La crisi economica che ha investito il nostro Paese nel 2008 -si legge nell'analisi- non ha determinato un minor consumo di mobilità da parte degli italiani, ma verosimilmente ha contribuito alla parziale modifica del mix di mezzi di trasporto utilizzati, oggi basato un po’ meno sull’automobile e un po’ più sulle modalità economicamente ed ambientalmente sostenibili, quali il trasporto pubblico e la bicicletta". Cresce quindi, anche in tempi di crisi, la domanda di mobilità: rispetto al 2007 si ha un aumento del numero di passeggeri al km dell'11,4% e una crescita del numero di spostamenti del 3,7%. "La crescita differente di questi due indicatori permette di evidenziare un ulteriore elemento, ovvero il consolidamento di un nuovo modello di consumo di mobilità caratterizzato dall’allungamento temporale e spaziale degli spostamenti". Nel rapporto dell'Osservatorio, redatto a partire dal 2000, si evidenzia infatti il valore massimo sia per il tempo medio giornaliero speso in mobilità da parte di chi si muove (quasi 66 minuti, vale a dire oltre 10 minuti in più rispetto al 2004) sia la distanza media percorsa (ben 40 km, quasi il doppio rispetto al 2004). Aumentano inoltre il numero di persone che effettua spostamenti in un giorno feriale (83,1% del 2008 contro l’81,4% del 2007) ed il numero medio procapite degli spostamenti (3,16 nel 2008).I livelli record del costo del carburante registrati nella prima parte del 2008 hanno influenzato ma non stravolto le scelte degli italiani. I dati 2008 indicano il progresso del trasporto pubblico, in particolare nelle grandi città, in grado di intercettare buona parte della crescita dei consumi di mobilità e di ampliare quindi la propria fetta di mercato. "È la prima volta -sottolinea l'Isfort- che le rilevazioni registrano una crescita della quota modale dei mezzi pubblici concomitante ad un ciclo espansivo dei consumi di mobilità; di norma il trasporto collettivo aumenta il proprio share quando si contrae la domanda, proponendosi come alternativa “di ripiego” all’uso dell’auto. In termini percentuali la crescita tra il 2007 ed il 2008 del numero di spostamenti con mezzi pubblici è pari a +10,1%, dopo un +10,2% registrato nel confronto 2006-2007. Per ciò che riguarda i viaggi in auto nel 2008 rallenta il sostenuto trend di crescita degli ultimi anni (dal 2005), registrando un modesto +1,8% rispetto al 2007. Il dato è sostenuto da una consistente ripresa degli spostamenti in auto nella seconda parte dell’anno, quando il costo del carburante è diminuito
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